martedì 18 dicembre 2012

Lettera aperta al sindaco di Monselice


  Solo persone accecate dall’ideologia e da un’insanabile malafede possono far credere che il revamping sia finalizzato a garantire l’occupazione. La ristrutturazione industriale presentata da Italcementi ha in realtà due scopi ben diversi: il primo è quello di rimanere per altri trent’anni a produrre all’interno del Parco Colli Euganei in spregio totale ad ogni normativa dell’ente Parco che, all’art.18 del Piano Ambientale, lo esclude in modo molto netto. Il secondo obiettivo è quello di continuare a garantire un business miliardario, con l’utilizzo dei rifiuti e delle ceneri come materia prima, nel processo produttivo. Non lo sostengono gli ambientalisti estremi, egregio dott. Lunghi, ma gli stessi cementieri che si sono anche prodigati a sottolineare come, in caso di vittoria al Consiglio di Stato, comunque l’occupazione diminuirà. Dunque ad Italcementi non sta a cuore i suoi dipendenti quanto esclusivamente i suoi profitti. Sia chiaro che sul fronte opposto non ci sono solo gli ambientalisti ma anche la maggior parte dei residenti tra Monselice ed Este oltrechè le due amministrazioni di Este e Baone composte da persone votate come lei e, senza dubbio, non ascrivibili a fronti estremi dell’ambientalismo. Preoccupate, invece, dell’ambiente e della salute dei loro concittadini. A questo proposito, cosa mai il sindaco non interviene mai sui valori altissimi degli inquinanti che fuoriescono dai camini di Italcementi in queste ultime settimane?

A sostenere questa tesi vi sono inoltre ben due sentenze del Tar Veneto. Corte composta da giudici la cui missione è esclusivamente quella di far rispettare la legge. Quella stessa legge di cui anche gli amministratori dovrebbero farsi paladini per non discriminare una fetta di popolazione a vantaggio di un’altra. In quanto all’occupazione direi che il momento è maturo per convocare un tavolo dove tutte le parti coinvolte inizino a programmare un futuro economico radicalmente diverso da quello che ha caratterizzato sinora l’area tra Este e Monselice. Per quanto mi riguarda mi impegnerò su questo fronte affinchè l’ente di cui sono consigliera, il Parco Colli Euganei, convochi al più presto questo organo. Mi auguro di vederla presente e, soprattutto, propositiva. L’alternativa oggi è possibile. Basta solo cercarla.



Beatrice Andreose

Ex assessore all’ambiente di Este

Consigliera del Parco Colli Euganei