sabato 30 giugno 2012

Verso le elezioni politiche del 2013

Lunedì 2 luglio ore 21.00
TRA CRISI EUROPEA E NECESSITA' DELL'ALTERNATIVA
Introduce VILMA MAZZA


Intervengono PANOS LAMPROU della Direzione di SYRIZA
GIANFRANCO BETTIN, LUIGI DE MAGISTRIS e NICHI VENDOLA
Conclude ARGIRIS PANAGOPULOS giornalista e corrispondente dalla Grecia de Il Manifesto


http://www.sherwood.it/articolo/1843/verso-le-elezioni-politiche-del-2012


  Sarà Panos Lamprou, un esponente di primo piano di Syriza, l'innovativa coalizione di forze politiche della sinistra greca che ha saputo raccogliere, nel paese più colpito dalle politiche di "rigore" della Troika (Banca Centrale Europea, FMI e Commissione), un larghissimo consenso elettorale intorno ad una proposta di alternativa ai diktat che prevedono la riduzione in miseria di un  intero popolo e la cancellazione dei suoi diritti fondamentali, ad aprire l'incontro di Sherwood Festival con tre protagonisti del dibattito politico-istituzionale italiano quali il presidente della regione Puglia Nichi Vendola, il sindaco di Napoli Luigi De Magistris e l'assessore veneziano Gianfranco Bettin.
Il dibattito si svolgerà all'indomani delle conclusioni del Consiglio Europeo che avrà visto contrapporsi, e non sappiamo ancora se trovare un difficile compromesso, differenti ipotesi di governance continentale nella crisi del debito sovrano e della moneta unica. Ma anche all'indomani del voto parlamentare con cui in Italia è stata approvata una "riforma" del mercato del lavoro che rende tutte e tutti più precari, senza istituire alcuna nuova reale tutela di fronte ai drammatici effetti sociali della crisi. L'orizzonte temporale della discussione sarà quello delle elezioni politiche previste per la primavera del 2013: sono queste lo spazio per introdurre, anche sul piano della governance, quegli elementi di cambiamento che la società italiana ed europea stanno chiedendo con forza? E questo potrà avvenire riproponendo formule e metodi già visti nell'eterna coazione a ripetere del Centrosinistra italiano? Le consultazioni primarie e poi le elezioni non potrebbero essere invece l'occasione per mettere in campo un percorso nuovo, capace di coalizzare quanti si collocano "a sinistra e oltre" il Partito Democratico in maniera non subalterna e di parlare non il linguaggio scontato della frammentazione, della testimonianza e della rappresentanza, ma la lingua viva della rottura con le politiche di "sacrifici" a senso unico e della costruzione di un'alternativa europea al modello fin qui dominante?






Sherwood Festival tutte le informazioni in www.sherwood.it







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sabato 16 giugno 2012

Poesia ad Este nel solstizio d'estate

                        Versi in libertà

Ovvero una serata in compagnia scandita dai versi di poeti e cantautori.

Cosi giovedì 21 giugno dalle 19 in poi saluteremo quest’anno l’estate nel brolo del palazzo Sartori Borotto in piazza Trento,  sconosciuto ai più( anche agli estensi) ma uno dei posti più belli e magici della nostra città.

                   Interverranno:

                 Luca Bassanese, poeta e cantautore

                                  la poetessa Cinzia Ferrante

                                  i poeti della rivista InVerso di Padova

                                 Sabine Uitz e Paolo Cattaneo di Via Rosse 

                          i poeti della compagnia "Mentalmente instabili"

                                      

                                        Siete tutti invitati


mercoledì 13 giugno 2012

Parco “Mario Rigoni Stern” - 16 giugno 2012





Sono passati già quattro anni da quando il “nostro” Mario Rigoni Stern è tornato a baita, e con condivisa tristezza tutto il mondo della letteratura di montagna si strinse attorno al grande uomo. Durante la sua attività letteraria, Mario fu in grado di riportare con precisione ma soprattutto con emozionanti immagini le guerre combattute dagli alpini sui diversi fronti,e dove la follia fascista aveva spinto al massacro decine di migliaia di uomini.
Una volta ritornato a casa (a piedi) dai campi di prigionia tedeschi, e ripresi i ritmi naturali della vita sul suo Altopiano di Asiago ha saputo rimettere in ordine i suoi ricordi e i pochi appunti che era riuscito a conservare, per restituirci capolavori come “Il sergente della neve”, che ancora oggi si legge nelle scuole.
Dopo i racconti di guerra, ha fornito genuine istantanee dell'antico mondo dei pastori e malgari, dei cacciatori di galli forcelli e pernici o dei taglialegna, fermandosi sempre ad evidenziare il grande equilibrio e senso di responsabilità dell'uomo davanti alla natura.
Ci ha regalato storie epiche come quella di Tönle, ci ha raccontato delle sue api, degli alberi e dei lunghi inverni a cacciare le volpi, quasi un mondo fuori dal tempo, che sembra non esistere se non nelle fiabe, dove alla fine della narrazione la sensazione che ci rimane è di grande pace ed armonia.
Conservo ancora oggi la copia del quotidiano “La Stampa”, per il quale scriveva, di quel triste giorno di giugno del 2008 dove leggevo la notizia della sua scomparsa; certo ci ha lasciato fisicamente ma ci è molto vicino per le opere che ha lasciato e per chi come noi ad Este ha deciso di ricordarlo con un parco alle porte della città.
Nel 2011 l'amministrazione comunale ha infatti inaugurato il parco “Mario Rigoni Stern”, fortemente voluto da un gruppo di persone sensibili come l'ex-assessore all'ambiente Beatrice Andreose, il prof. Antonio Mazzetti e Alberto Manfrin.
Nel corso dell'ideazione e della realizzazione abbiamo incontrato tante persone che hanno riconosciuto l'utilità dei quest'opera e che di Mario erano amici, come Angelo Fornasiero.
L'amico Angelo ha voluto ricordarlo con una stampa ed una frase sui pannelli esposti, che purtroppo
qualcuno ha deciso di staccare, senza alcuna motivazione. Ci chiediamo il perché di questo gesto,
non siamo in grado di capirlo. Se qualcuno ne volesse una copia siamo disponibili a fornirne una o
più, assicura Angelo che non prova rabbia o rancore per il gesto ma molta curiosità.
Comunque, ne abbiamo attaccate altre due, ed anche se non sono di pregio come la ricercata scultura di Andrea Rimondo posta al centro del parco, sono comunque un gesto di affetto di un amico, pertanto chiediamo che non vengano più staccate.
Con l'occasione chiediamo anche all'amministrazione comunale un maggiore interesse verso l'area verde, in quanto alcune piante sono morte dopo la siccità e sono quindi da sostituire, tra cui le due querce, e molte altre piante necessitano di manutenzione.
Aspettiamo che venga installata una fontanella d'acqua, e che vengano collocati dei punti luce ecologici ad alimentazione solare, per permettere una sosta anche durante le ore serali nelle sere d'estate.
Solo in questo modo i visitatori troveranno un parco confortevole, come coloro che sabato vorranno ricordarlo con un fiore o magari leggendo una frase o un pezzo di un suo racconto.

Alberto

Parco Colli Euganei: approdato in Regione il disegno di legge della giunta veneta

Cari tutti,


   brutte nuove.
Ieri mattina è approdato in giunta regionale il disegno di legge col quale l’attuale maggioranza regionale intende di fatto azzerare la valenza paesaggistica e urbanistica dei parchi regionali, in primis quello dei Colli Euganei di cui sono consigliera in rappresentanza del Comune di Este. Il titolo del disegno di legge è “ Norme per la tutela della rete ecologica regionale”. In tutto 48 articoli che come finalità si propongono ( art. 1) “ di garantire la conservazione e la valorizzazione dell’ambiente nelle zone di particolare interesse naturalistico ed ecologico” . Il legislatore si richiama alla legge quadro sulle aree protette n. 394 /91, alla Convenzione sulle biodiversità ,alla direttiva 2009/147/CE e quella 1992/43/CEE del Consiglio Europeo. Obiettivi principali( art.2 , 2° comma) sono “semplificare la procedura della pianificazione naturalistica dei parchi e delle riserve regionali; migliorare l’efficacia della gestione, razionalizzare la spesa secondo quanto previsto dalla finanziaria 2011”. Insomma il disegno si presenta all’opinione pubblica come un tentativo di razionalizzazione della spesa ed eliminazione degli sprechi. Per quanto ci riguarda, la legge abroga espressamente dall’art.17 all’art.35 della legge n.38/89 istitutiva del Parco Colli Euganei. All’art. 12 prevede l’esclusiva redazione di un piano naturalistico sovraordinato ai piani territoriali ed urbanistici che dovrà verificare (art.22) la compatibilità ,esclusivamente naturalistica, degli interventi edilizi che “ possono alterare in modo permanente l’assetto del territorio”. Al 3° comma dello stesso articolo si dice che le concessioni edilizie all’interno del Parco sono esercitate dai Comuni. All’organizzazione del Parco sono dedicati gli articoli che vanno dall’art. 30 all’art.38. Il presidente è nominato dalla giunta regionale tra coloro che presentano la propria candidatura. Il direttivo sarà formato da altre quattro persone nominate sempre dalla giunta regionale. Viene introdotta poi la Comunità del Parco dove dovrebbero confluire associazioni ambientaliste , turistiche, culturali, agricole, venatorie ed ittiche. Organo consultivo chiamato ad esprimere pareri non vincolanti e che verrebbe convocato almeno due volte l’anno dal Presidente del Parco. Soppresso dunque il consiglio del Parco nonchè il Comitato tecnico scientifico dei singoli parchi per lasciar spazio ad un unico organismo che funzionerà per tutti i parchi veneti. Il tutto per un risparmio di spesa quantificata in 500.000 euro, secondo quanto riporta un settimanale locale.


Dunque quanto vi ho succintamente descritto è preludio della snaturalizzazione del Parco, in modo particolare quello dei Colli Euganei. MI riservo di fare, assieme a Gianni Sandon ed Antonella Buson, un esame più accurato ed approfondito della proposta regionale convocando al più presto una riunione aperta a chi vuole contribuire ad un dibattito sereno, per decidere come rispondere a questa provocazione che manda in soffitta di fatto il Parco a cui si lascia una esclusiva competenza naturalistica. Dunque c’è la concreta possibilità che, qualora questo disegno dovesse passare, si crei un disordine urbanistico intrecciato a molta incompetenza tecnica nonché alle brame edificatorie dei vari sindaci dei Colli. Insomma il disordine è grande sotto il cielo. Dobbiamo rispondere in modo adeguato ed in tempi celeri a questo attacco alla filosofia istitutiva del Parco.

Beatrice Andreose

sabato 2 giugno 2012

I problemi della nostra città sono lavoro ed ambiente, non i mendicanti

Caro signor Zaramella,
in questi anni ho scelto volutamente di non replicare ai suoi post demenzial-razzisti. Non per mancanza di tempo quanto invece per assoluta irrilevanza dei temi da lei sollevati. Scopro che nel suo blog ,per l'ennesima volta, lei mi cita tramite un video per supportare una sua tesi circa l'invadenza di troppi mendicanti in città, soprattutto il sabato nel corso del mercato settimanale, collegando questa presenza alla criminalità ad Este. Condivido ancora oggi pienamente quanto sostenuto nel corso dell'ultma campagna elettorale, ovvero che Este è una città tranquilla e che la supposta paura degli atestini alberga esclusivamente nella sua testa ed in quella di chi come lei fomenta fantasmi inesistenti per prendere quattro voti e guadagnarsi la carega a palazzo. Vado al mercato settimanale ogni sabato. Non riscontro in alcun modo violenze o criminalità da parte dei mendicanti, di colore e non, che stazionano puntuali nella nostra città. Certo, noto fastidio da parte di qualche cittadino che viene avvicinato per chiedere un obolo. Noto anche però molta solidarietà di persone che anzichè gridare al pericolo, come si diletta lei, magari danno un frutto, un pane, insomma qualcosa da mettere sotto i denti a chi ne ha bisogno. Le suggerirei tuttavia, poichè è un consigliere e si dovrebbe occupare del bene della collettività abbandonando il delirio leghista da campagna elettorale, di occuparsi dei problemi reali della nostra città. Il lavoro che è venuto a mancare a molti lavoratori, ad esempio, o l'inquinamento che continua a marcare il nostro territorio. Invitandola peraltro, e con lei anche la sua padrona di partito, a non cambiare idea a seconda del vento che tira sul revamping Italcementi. Di politici di quarta categoria Este ne ha conosciuti parecchi. A mio parere lei è tra i primi in graduatoria.

Beatrice Andreose