mercoledì 13 giugno 2012

Parco Colli Euganei: approdato in Regione il disegno di legge della giunta veneta

Cari tutti,


   brutte nuove.
Ieri mattina è approdato in giunta regionale il disegno di legge col quale l’attuale maggioranza regionale intende di fatto azzerare la valenza paesaggistica e urbanistica dei parchi regionali, in primis quello dei Colli Euganei di cui sono consigliera in rappresentanza del Comune di Este. Il titolo del disegno di legge è “ Norme per la tutela della rete ecologica regionale”. In tutto 48 articoli che come finalità si propongono ( art. 1) “ di garantire la conservazione e la valorizzazione dell’ambiente nelle zone di particolare interesse naturalistico ed ecologico” . Il legislatore si richiama alla legge quadro sulle aree protette n. 394 /91, alla Convenzione sulle biodiversità ,alla direttiva 2009/147/CE e quella 1992/43/CEE del Consiglio Europeo. Obiettivi principali( art.2 , 2° comma) sono “semplificare la procedura della pianificazione naturalistica dei parchi e delle riserve regionali; migliorare l’efficacia della gestione, razionalizzare la spesa secondo quanto previsto dalla finanziaria 2011”. Insomma il disegno si presenta all’opinione pubblica come un tentativo di razionalizzazione della spesa ed eliminazione degli sprechi. Per quanto ci riguarda, la legge abroga espressamente dall’art.17 all’art.35 della legge n.38/89 istitutiva del Parco Colli Euganei. All’art. 12 prevede l’esclusiva redazione di un piano naturalistico sovraordinato ai piani territoriali ed urbanistici che dovrà verificare (art.22) la compatibilità ,esclusivamente naturalistica, degli interventi edilizi che “ possono alterare in modo permanente l’assetto del territorio”. Al 3° comma dello stesso articolo si dice che le concessioni edilizie all’interno del Parco sono esercitate dai Comuni. All’organizzazione del Parco sono dedicati gli articoli che vanno dall’art. 30 all’art.38. Il presidente è nominato dalla giunta regionale tra coloro che presentano la propria candidatura. Il direttivo sarà formato da altre quattro persone nominate sempre dalla giunta regionale. Viene introdotta poi la Comunità del Parco dove dovrebbero confluire associazioni ambientaliste , turistiche, culturali, agricole, venatorie ed ittiche. Organo consultivo chiamato ad esprimere pareri non vincolanti e che verrebbe convocato almeno due volte l’anno dal Presidente del Parco. Soppresso dunque il consiglio del Parco nonchè il Comitato tecnico scientifico dei singoli parchi per lasciar spazio ad un unico organismo che funzionerà per tutti i parchi veneti. Il tutto per un risparmio di spesa quantificata in 500.000 euro, secondo quanto riporta un settimanale locale.


Dunque quanto vi ho succintamente descritto è preludio della snaturalizzazione del Parco, in modo particolare quello dei Colli Euganei. MI riservo di fare, assieme a Gianni Sandon ed Antonella Buson, un esame più accurato ed approfondito della proposta regionale convocando al più presto una riunione aperta a chi vuole contribuire ad un dibattito sereno, per decidere come rispondere a questa provocazione che manda in soffitta di fatto il Parco a cui si lascia una esclusiva competenza naturalistica. Dunque c’è la concreta possibilità che, qualora questo disegno dovesse passare, si crei un disordine urbanistico intrecciato a molta incompetenza tecnica nonché alle brame edificatorie dei vari sindaci dei Colli. Insomma il disordine è grande sotto il cielo. Dobbiamo rispondere in modo adeguato ed in tempi celeri a questo attacco alla filosofia istitutiva del Parco.

Beatrice Andreose

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