mercoledì 13 giugno 2012

Parco “Mario Rigoni Stern” - 16 giugno 2012





Sono passati già quattro anni da quando il “nostro” Mario Rigoni Stern è tornato a baita, e con condivisa tristezza tutto il mondo della letteratura di montagna si strinse attorno al grande uomo. Durante la sua attività letteraria, Mario fu in grado di riportare con precisione ma soprattutto con emozionanti immagini le guerre combattute dagli alpini sui diversi fronti,e dove la follia fascista aveva spinto al massacro decine di migliaia di uomini.
Una volta ritornato a casa (a piedi) dai campi di prigionia tedeschi, e ripresi i ritmi naturali della vita sul suo Altopiano di Asiago ha saputo rimettere in ordine i suoi ricordi e i pochi appunti che era riuscito a conservare, per restituirci capolavori come “Il sergente della neve”, che ancora oggi si legge nelle scuole.
Dopo i racconti di guerra, ha fornito genuine istantanee dell'antico mondo dei pastori e malgari, dei cacciatori di galli forcelli e pernici o dei taglialegna, fermandosi sempre ad evidenziare il grande equilibrio e senso di responsabilità dell'uomo davanti alla natura.
Ci ha regalato storie epiche come quella di Tönle, ci ha raccontato delle sue api, degli alberi e dei lunghi inverni a cacciare le volpi, quasi un mondo fuori dal tempo, che sembra non esistere se non nelle fiabe, dove alla fine della narrazione la sensazione che ci rimane è di grande pace ed armonia.
Conservo ancora oggi la copia del quotidiano “La Stampa”, per il quale scriveva, di quel triste giorno di giugno del 2008 dove leggevo la notizia della sua scomparsa; certo ci ha lasciato fisicamente ma ci è molto vicino per le opere che ha lasciato e per chi come noi ad Este ha deciso di ricordarlo con un parco alle porte della città.
Nel 2011 l'amministrazione comunale ha infatti inaugurato il parco “Mario Rigoni Stern”, fortemente voluto da un gruppo di persone sensibili come l'ex-assessore all'ambiente Beatrice Andreose, il prof. Antonio Mazzetti e Alberto Manfrin.
Nel corso dell'ideazione e della realizzazione abbiamo incontrato tante persone che hanno riconosciuto l'utilità dei quest'opera e che di Mario erano amici, come Angelo Fornasiero.
L'amico Angelo ha voluto ricordarlo con una stampa ed una frase sui pannelli esposti, che purtroppo
qualcuno ha deciso di staccare, senza alcuna motivazione. Ci chiediamo il perché di questo gesto,
non siamo in grado di capirlo. Se qualcuno ne volesse una copia siamo disponibili a fornirne una o
più, assicura Angelo che non prova rabbia o rancore per il gesto ma molta curiosità.
Comunque, ne abbiamo attaccate altre due, ed anche se non sono di pregio come la ricercata scultura di Andrea Rimondo posta al centro del parco, sono comunque un gesto di affetto di un amico, pertanto chiediamo che non vengano più staccate.
Con l'occasione chiediamo anche all'amministrazione comunale un maggiore interesse verso l'area verde, in quanto alcune piante sono morte dopo la siccità e sono quindi da sostituire, tra cui le due querce, e molte altre piante necessitano di manutenzione.
Aspettiamo che venga installata una fontanella d'acqua, e che vengano collocati dei punti luce ecologici ad alimentazione solare, per permettere una sosta anche durante le ore serali nelle sere d'estate.
Solo in questo modo i visitatori troveranno un parco confortevole, come coloro che sabato vorranno ricordarlo con un fiore o magari leggendo una frase o un pezzo di un suo racconto.

Alberto

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