sabato 22 gennaio 2011

Amichevole serata con Barbera e Mazzetti


Gli stimoli e le nuove idee che mi ha dato la serata di ieri, continuano a ritornarmi in mente anche oggi.
Gli ospiti che ci hanno offerto la saggezza e la simpatia ci hanno aiutato a crescere e contiunueremo a farlo con i libri ed i futuri incontri che ci hanno promesso.
Per chi non è stato presente, si è parlato di alberi (ovviamente), di difesa dell'ambiente intesa come "non spreco del territorio" ed uso del territorio in maniera equilibrata e compatibile con il mantenimento della biodiversità.
Abbiamo ragionato e discusso con alcuni amici che di alberi ne hanno piantato alcune centinaia, e che nel loro piccolo hanno reso un pochino migliore le nostre campagne.
Mi riferisco a Gigi, Beatrice, Paolo, Sabine e Maurizio: grazie da parte di tutti noi!
Siamo scesi dagli alberi qualche migliaio di anni fa, ed ora stiamo compromettendo il pianeta con le nostre attività.
Dobbiamo essere riconoscenti alle piante e come dice il nostro Antonio Mazzetti, " quando piantiamo un albero è come riscattare una delle tante cambiali che pesano sul futuro delle generazioni future."
Quando abbracciamo, proteggiamo, amiamo, aiutiamo: facciamolo anche con gli alberi. Scrivere e leggere un libro è come piantare una albero: dobbiamo investire in biblioteche e boschi, per creare cultura e migliorare l'abitabilità del nostro pianeta.
Ce lo ha ricordato Giuseppe Barbera e lo ribadisce facendoci notare che la civiltà e quindi la cura degli alberi e dei giardini, proviene dalla "mezzaluna fertile" che è situata nell'attuale Iraq, terra massacrata da guerre e sete di denaro...
Dobbiamo ricordiamoci che Mario Rigoni Stern, ha trovato nella natura e nei boschi una cura alle ferite, che una guerra assurda e la ritirata dalla terra russa gli avevano provocato.
Sicuro che a questa iniziativa ne seguiranno molte altre, vi saluto per tornare nei miei pensieri.


Alberto Manfrin

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