mercoledì 16 febbraio 2011

Sul Revamping


COMUNICATO STAMPA

Este

Il neonato Circolo Sel Bassa Padovana, insieme alla Lista Civica Arcobaleno di Este, esprimono solidarietà ai Comitati "Lasciateci Respirare" ed "E Noi?", destinatari di una richiesta di risarcimento danni di € 160.000,00 da parte di Italcementi S.p.a. per asserita diffamazione oltrechè alle amministrazioni del centro sinistra di Este e Baone che hanno manifestato la loro opposizione al revamping. 
Il nostro partito, assieme alla Civica, ritengono questa richiesta irricevibile da parte non solo dei Comitati ma anche di tutti i cittadini dell'area, i veri danneggiati dalla ingombrante e pericolosa presenza di una produzione che da decenni emette in aria tonnellate di inquinanti, come Pm10 ed altre sostanze.
Chiediamo alla Fillea-C.g.i.l. e alla Filca Cisl di  prendere responsabilmente le distanze dalle direttive della multinazionale, chiedendo alla direzione di ritirare la citazione contro i comitati.
Riteniamo infatti che solo così si possa ricostruire un rapporto unitario tra operai e cittadini nella prospettiva di un diverso modello di sviluppo per il nostro territorio, non più basato sulla cementificazione.
Temiamo che le cementerie, come già paventato dalle associazioni ambientaliste e da numerosi esperti, possano riconvertire nel breve-medio periodo la produzione del cemento all'utilizzo del cdr (combustibile da rifiuti) affossando così in modo irreparabile ogni possibilità di promuovere una nuova green economy.
Il costo sociale ed umano che la nostra collettività sostiene già oggi in termini di malattie bronco-polmonari è notevole.
Milioni di euro che si potrebbero investire in produzioni eco-compatibili per la salvaguardia del paesaggio, della salute e della felicità di chi  abita nel nostro territorio.
Riteniamo infine che il ricatto occupazionale non funzioni.
Poco meno di  cento dipendenti possono  venire ricollocati, nell'arco di qualche anno, nel territorio.
Nel nuovo ospedale Unico, ad esempio, che sorgerà entro breve a Schiavonia.
E' necessario un Tavolo occupazionale della Bassa Padovana che riunisca tutti i soggetti interessati per elaborare e programmare l'economia futura del nostro territorio e la salvaguardia occupazionale dei suoi residenti.

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