giovedì 21 luglio 2011

La Cementizillo pronta ad usare il Cdr nello stabilimento di Este?



Il gruppo Zillo, con tre stabilimenti tra Fanna, Este e Monselice, detiene il 4.3% della produzione nazionale cementiera. Ad Este produce leganti idraulici a calce e cemento utilizzando prevalentemente kinkler, calcare, gesso naturale, ghiaia. Nel suo stabilimento di Fanna, invece, la Cementizillo ha chiesto ed ottenuto dalla Regione il permesso ad utilizzare il Cdr-Q quale co-combustile nel processo di produzione del cemento. Un precedente preoccupante soprattutto se, ad esso, si sommano altri due elementi. Il primo sono le dichiarazioni del Conte Giovanni Zillo monte Xillo nella sua veste di presidente dell'Aitec ( Associazione italiana tecnico economica cemento di Condustria) che auspica la possibilità di poter utlizzare Rifiuti nella produzione del cemento per risparmiare materie prime come calcare e argilla oltrechè combustibili non rinnovabili. Il secondo elemento è la crisi permanente che colpisce il settore cementiero. In quattro anni, dal 2008 al 2011 , il settore delle costruzioni perde il 17,8% , equivalente a 29 miliardi di euro, di investimenti riportandosi ai livelli di produzione della fine degli anni '90. A questo si aggiunge la diminuzione, dal 2009 ad oggi, di circa il 34% degli investimenti in opere pubbliche da parte dello Stato. Non solo. Dal 2010 il costo dell'energia aumenta per l'industria cementiera italiana ed il pet coke raddoppiato il proprio costo.

Il timore, dinanzi a questi scenari, è che il titolare della cementeria estense, possa pensare di utilizzare il Cdr da rifiuti anche ad Este. Dopo l'aquisto della Cementeria di Monselice da un lato ed il drastico calo di mercato dall'altro, la Cementizillo di Este potrebbe pensare all'utilizzo del Cdr con conseguenti e gravi risvolti per la qualità dell'aria cittadina. Per questo riteniamo necessario che il sindaco di Este si attivi per un confronto con la direzione dell'azienda per rassicurare l'intera cittadinanza. Come noto ,infatti, i cementifici pur utilizzando rifiuti godono di limiti di emissione anche di 10 volte superiori a quelli degli inceneritori con conseguenti aumenti della produzione di Pm 10, PM 2,5 e diossina in città. Bisogna tenere alta l'attenzione pubblica su questo tema onde controllare che la direzione dell'azienda non intraprenda avventure quali quelle di Fanna che troveranno l'intera cittadinanza fermamente contraria. L'ambiente cittadino, già ampiamente minacciato dallo sforamento delle PM 10 previsto dalla normativa europea, non abbisogna di ulteriori minacce alla qualità della vita di chi risiede nella nostra città.

Circolo Sinistra Ecologia e Libertà di Este

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