mercoledì 11 agosto 2010

CON NICHI VENDOLA E TANTI ALTRI PER COSTRUIRE "COOPERAZIONE POLITICA"

In queste ore, il vecchio della vecchia politica politicante italiana torna protagonista, seppur in un contesto sociale drammaticamente mutato. Lo schema bipolare si è rivelato inadeguato ad affrontare gli effetti della crisi. La lenta agonia del berlusconismo sembra subire un'improvvisa accelerazione, tra scandali e congiure di Palazzo. Ma fatica ad affermarsi una prospettiva di cambiamento reale.

Quel che resta del centrosinistra è ridotto a tifare per Fini. E gran parte della stessa opposizione parlamentare è pronta a sostenere qualsiasi ipotesi di “governo tecnico”, “di transizione” o “istituzionale”, magari presieduto da Tremonti.

Ma, come accade in ogni fase di Basso Impero, questo stesso Parlamento trova il tempo e la forza per approvare una manovra economica di una pesantezza senza precedenti, tutta a carico dei redditi medio-bassi e delle finanze locali, e di votare in prima lettura una riforma dell'Università che nascondendosi dietro il mantra del “merito” nega a tutti, anche ai più “meritevoli”, l'accesso a quel bene comune per eccellenza che si chiama sapere.

Tremonti, da parte sua, ha le idee molto più chiare del centrosinistra. Sa chi sono amici e nemici. E da quali deve guardarsi. Così, nel quadro di un'offensiva a tutto campo contro le autonomie locali, alla faccia della retorica “federalista”, sferra un attacco senza precedenti al coraggioso piano per la sanità pubblica della Regione Puglia e, direttamente, al suo Presidente.

Noi, amministratori locali di un Veneto, dove nessuno si è scandalizzato per il “buco” lasciato nei conti della sanità regionale dalla politica del “project financing” di Galan e di Zaia, siamo – senza tentennamenti – dalla parte di Nichi Vendola. Nella sua battaglia a difesa dell'esperienza pugliese, ma anche e soprattutto insieme a tante e tanti altri in quella, altrettanto dura, per “sparigliare” un centrosinistra le cui oligarchie aspirano al massimo ad un Tremonti presidente del Consiglio.

E' con Vendola, e tante e tanti altri, che si tratta ora, per usare la fortunata espressione di Dany Cohn Bendit, di costruire “cooperazione politica”. Di farlo, rinnovando le stesse culture politiche della sinistra, a partire dalla consapevole assunzione della crisi ecologica come matrice, e non semplice sfondo, della presente crisi finanziaria, economica e sociale. Di farlo, cercando di rispondere all'inevasa domanda di un “nuovo Welfare” che, criticando l'esausto impianto lavorista, sessista e assistenzialista di quello novecentesco, sappia riempire di contenuti una nuova stagione di lotte per i diritti.

Di farlo, partendo dai nostri “laboratori territoriali” dove pratiche sociali innovative, di conflitto e di produzione, si scontrano, si confrontano e s'intrecciano con esperienze “anomale” di governo. Laboratori territoriali che, da questo intreccio virtuoso possono essere “liberati” e possono così sperimentare relazioni federative con esperienze analoghe. Laboratori territoriali dove, non a caso, germogliano anche al centro dello schieramento politico originali tentativi di “spariglio”, come il manifesto Verso Nord di Bertolissi, Cacciari e Variati.

Di farlo, forzando una nuova apertura d'orizzonte sulla dimensione europea che non può essere ridotta, pena la catastrofe, all'asfittica gestione di spazi politici nazionali, teleguidati da poteri finanziari sovraordinati.

E' proprio nel momento in cui più avanzato appare il degrado dei costumi civili e politici, più profonda la corruzione, più forte il rischio di ulteriori involuzioni, che si tratta di “novare i principi”, tornare cioè a definire collettivamente i fondamentali di un'azione politica orientata al cambiamento. E a questa impresa, rischiosa e dall'esito incerto come ogni impresa degna di questo nome, c'è la vitale necessità di far cooperare biografie, esperienze, punti di vista forti e differenti tra loro, che devono, senza rinunciare alla propria autonomia, assumersi insieme l'immane responsabilità di nutrire la speranza di tante e di tanti.

Beatrice Andreose (assessora comunale di Este), Gianfranco Bettin (assessore comunale di Venezia), Beppe Caccia (consigliere comunale di Venezia), Aurora d'Agostino (già consigliera comunale di Padova), Flavio Dal Corso (presidente Municipalità di Marghera), Olol Jackson (già consigliere circoscrizionale di Vicenza), Francesco Miazzi (consigliere comunale di Monselice), Guido Romanin (consigliere comunale di Rovigo), Camilla Seibezzi (consigliera comunale di Venezia), Luana Zanella (già assessora comunale di Venezia).

lunedì 28 giugno 2010

DDL Alfano. L'insurrezione dei giornalisti

Consiglio comunale 29 giugno ore 19


Cari amici,
vi informo che domani , 29 giugno,si svolgerà alle 19 il consiglio comunale. All'ordine del giorno punti importanti quali una nuova rotatoria al Manfredini realizzata dalla Provincia, la nuova sede CC in via Stazie Bragadine e la modifica della convenzione in scadenza con l'Italgas per la gestione della rete comunale del gas.
In programma poi numerose domande di attualità tra cui una sul verde.

Vi invito, se potete, ad essere presenti. La seduta andrà avanti sino a tarda notte.

Ciao

Beatrice

domenica 13 giugno 2010

USA, prof. Sternglass: “Sviluppo nucleare basato su un errore degli scienziati”

Deve essere stata una brutta sorpresa, per il Segretario all’Energia degli Stati Uniti,Steven Chu, leggere la lettera indirizzatagli dal professor Ernest Sternglass. Una brutta sorpresa perchè l’amministrazione Obama sta rilanciando l’uso dell’energia nucleare, poi perchè il professore insegna Fisica Radiologica alla Scuola di Medicina dell’Università di Pittsburgh, ed è anche Direttore del Radiation and Public Health Project. Soprattutto, è una brutta sorpresa perchè Sternglass non ha usato mezzi termini nella lettera che, attraverso Chu, ha inviato a tutto il Governo: “Sugli effetti del nucleare sulla saluta umana, gli scienziati hanno sempre sbagliato.” Si tratta di una dichiarazione molto forte, non solo perché viene da un professore emerito che è considerato uno dei massimi esperti mondiali nel settore della radioattività, ma anche perché si basa su analisi e dati che lasciano poco spazio ai dubbi. Sternglass invita anche Chu, e tutta l’amministrazione Obama, a prendere in considerazione l’idea di procedere all’eliminazione dei reattori e puntare sulle energie rinnovabili. La cosa che deve aver maggiormente sconvolto il Segretario all’Energia, probabilmente é il fatto che il professore è stato, negli ultimi trenta anni, un convinto sostenitore dell’uso dell’energia nucleare. Ed ora, proprio lui fa marcia indietro. Perché? Secondo Sternglass, si tratta di “…un errore tragico e poco noto che è stato fatto dalla comunità medica e dei fisici, come me, durante i primi anni della Guerra Fredda, che ha avuto un ruolo importante nella crescita enorme dell’incidenza di malattie croniche come il cancro e il diabete, e quindi del costo dell’assistenza sanitaria nella nostra nazione.”Quale sarebbe l’errore? E’ stato quello di “presumere che l’esposizione a radiazioni della popolazione conseguente al funzionamento dei reattori nucleari non avrebbe alcun effetto negativo sulla salute umana”. Invece, le misure effettuate negli ultimi anni da un gruppo di medici ricercatori di Pittsburgh, porta a conclusioni opposte: “Questa ipotesi era basata sulla nostra esperienza di mezzo secolo di studi che non hanno mostrato alcun aumento rilevabile nei tassi di cancro per le persone che sono state esposte a raggi X a scopo diagnostico. Ciò che non è stato compreso è che gli elementi radioattivi creati nella fissione dell’uranio, non hanno prodotto soltanto un piccolo aumento della quantità ricevuta dall’esterno come dose naturale di fondo. Invece, le particelle e i gas prodotti nel processo di fissione e rilasciati nell’ambiente, provocano danni da radiazioni di gran lunga maggiori di quelli provocati dai raggi X usati a scopo diagnostico, poiché i prodotti radioattivi di fissione e gli ossidi di uranio sono inalati e ingeriti con il latte, l’acqua potabile e il resto della dieta, concentrandosi in organi critici del corpo.”In pratica, il professore ammette che le vecchie misure di radioattività, e di interazione biologica, sono state fatte con i raggi X a scopo diagnostico. In pratica, con gli strumenti per le radiografie. Strumenti che hanno esposto i campioni non solo a dosi inferiori rispetto a quelle reali, ma anche a radiazione pura, e non, come avviene nella realtà, anche a isotopi di elementi chimici che non dovrebbero entrare in contatto con il nostro organismo.“Così”, continua la lettera di Sternglass, “lo iodio-131 attacca la tiroide e danneggia la produzione di ormoni della crescita e favorisce il cancro della tiroide; lo stronzio-90 si concentra nelle ossa, dove danneggia il midollo ematopoietico, provocando la leucemia, nonché danni ai globuli bianchi del sistema immunitario che combattono le cellule tumorali e i batteri; il Cesio- 137 si concentra nei tessuti molli come il seno e gli organi riproduttivi di maschi e femmine, e induce vari tipi di cancro in soggetti adulti, nei loro bambini, così come nelle generazioni successive.”Certo, il tutto viene fuori da una diffusa ignoranza che c’era soprattutto durante i primi anni ‘50, quando gran parte delle nostre attuali conoscenze in merito agli effetti biologici delle radiazioni appartenevano ancora alla fantascienza. Era l’epoca in cui i test nucleari su larga scala, soprattutto di tipo militare, molto più invasivi e pericolosi rispetto a qualunque reattore di una centrale, venivano fatti nel deserto del Nevada. All’epoca, non era ancora noto che gli effetti delle radiazioni sono decine o centinaia di volte più gravi per un bambino in età prenatale, ancora nel grembo della madre, e in generale per i bambini molto piccoli. Su questo argomento, il professore ha buona memoria, infatti ricorda: “Né si è scoperto, fino ai primi anni ‘70, che le esposizioni prolungate a radiazioni da prodotti di fissione che si accumulano nel corpo, sono molto più pericolose della stessa dose totale ricevuta in una breve esposizione ai raggi X”.Il risultato di questa mancanza di conoscenze sta nel fatto che sono state sbagliate, per decenni, le misurazioni dei rischi biologici presso tutte le installazioni nucleari, militari o civili che fossero. Con misurazioni sbagliate, tanti funzionari governativi poterono, dati numerici (sbagliati) alla mano, convincere la popolazione preoccupata, dicendo loro che i livelli di fallout nucleare erano talmente bassi da non poter produrre effetti negativi. E’ stata l’epoca, ovunque tramontata tranne che in Finlandia e in Italia, del grande inganno “dell’atomo pacifico”, l’epoca dello spegnimento delle centrali a carbone un po’ in tutti gli USA, per sostituirle con “energia nucleare pulita”.La lettera del professore continua ricordando un tempo ormai passato, negli USA, che però ricorda terribilmente l’attualità italiana: “Così si dette inizio ad un programma di costruzione di un gran numero di impianti nucleari che ebbero il permesso di scaricare piccole quantità di prodotti di fissione, comparabile con i livelli di ricadute atmosferiche dei test nucleari. (…) Pertanto, quando si è scoperto che piccole quantità di prodotti di fissione causano danni molto maggiori rispetto alle previsioni, (non solo leucemie e altre forme di cancro, ma anche parti prematuri, basso peso alla nascita e mortalità infantile), tali risultati furono secretati dal nostro governo per paura che essi mettessero in pericolo il valore di deterrenza dell’arsenale nucleare.”Il finale della lettera, apre però una speranza - o meglio una strategia, una soluzione - che la scienza offre alla politica americana: “Fortunatamente, il recente, rapido sviluppo delle energie alternative permette di intravedere la fine di questa tragedia, dal momento che è possibile convertire i vecchi impianti nucleari in centrali a gas naturale. Questo può essere fatto con un costo minimo rispetto a quello necessario alla costruzione di nuove centrali, nell’attesa che le sorgenti alternative (eolico, fonti geotermiche e idroelettriche) possano prendere il loro posto.Se la nostra nazione, che ha costruito i primi reattori e le prime armi nucleari, annunciasse l’obiettivo di eliminare gradualmente reattori nucleari a fissione che producono anche il plutonio e trizio necessari per le armi nucleari, sviluppando la fusione nucleare e altre fonti alternative di energia non inquinanti, questo contribuirà a rendere più facile l’obiettivo dichiarato dal presidente Obama di un mondo libero da armi nucleari. Così sarà possibile guardare ad un mondo libero dal pericolo della distruzione della vita umana con armi nucleari da uranio arricchito o plutonio, che si producono solo in reattori a fissione, insieme con rifiuti nucleari altamente tossici, che restano letali per migliaia di anni”.Non sappiamo se la politica americana saprà raccogliere il suggerimento proveniente dal mondo scientifico e troppo spesso, in passato, la politica non ha saputo interpretare per niente le spinte provenienti dal mondo scientifico, arrivando spesso a “imbrigliare” la scienza stessa. E, da parte sua, l’Italia cosa farà? (Alessandro Iacuelli, altrenotizie)

mercoledì 19 maggio 2010

La Commissione richiama l'Italia per i livelli di inquinamento

La Commissione richiama l’Italia per i livelli di inquinamento da particelle sottili

Un secondo e ultimo avvertimento scritto è stato inviato all’Italia per aver superato i valori limite del PM10 in numerose zone o agglomerati del Paese

L’inquinamento atmosferico continua a causare ogni anno più di 350.000 morti premature in Europa. In Italia sono ancora troppi i luoghi dove, per ogni 10.000 abitanti, più di 15 persone muoiono prematuramente solo a causa del particolato. Gli Stati membri devono continuare a prendere sul serio le norme europee di qualità dell’aria e adottare i provvedimenti necessari per ridurre le emissioni.
L’azione della Commissione fa seguito all’entrata in vigore, nel giugno 2008, della nuova direttiva UE sulla qualità dell’aria. La direttiva autorizza gli Stati membri a chiedere, nel rispetto di certe condizioni e per determinate parti del Paese, una proroga di durata limitata per l’adeguamento alle norme in materia di PM10 entrate in vigore nel 2005.
All’inizio del 2009 le prime lettere di avvertimento sono state inviate agli Stati membri che non avevano ancora notificato richieste di proroga o non l’avevano fatto per tutte le zone che superavano i valori limite fissati per il PM10. La maggior parte degli Stati membri interessati ha pertanto inviato richieste di proroga. L’Italia ha presentato due notifiche riguardanti circa 80 zone situate in 17 regioni e province autonome. La Commissione ha tuttavia respinto gran parte delle richieste in quanto le zone non soddisfacevano tutte le condizioni previste dalla direttiva. Nella maggioranza dei casi l’Italia non era in grado di dimostrare che l’azione intrapresa avrebbe garantito il rispetto dei valori limite UE entro il termine della proroga.
Poiché l’Italia non ha trasmesso nuove notifiche, la Commissione ha deciso di inviare l’ultimo avvertimento scritto. Se l’Italia non prende le misure necessarie per conformarsi alla normativa, la Commissione potrà adire la Corte di giustizia europea. La Commissione continua ad adottare decisioni in merito alle notifiche di proroga inviate dagli Stati membri. La Commissione potrà procedere alle fasi successive della procedura di infrazione nei confronti di altri Stati membri se solleva obiezioni alle richieste presentate.
I valori limite per il PM10 impongono una concentrazione annuale di 40 microgrammi μg/metro cubo e una concentrazione giornaliera di 50 μg/metro cubo, che non può essere superata più di 35 volte per anno civile.
Le proroghe interessano solo le zone per le quali è comprovato che nel 2005 sono stati compiuti sforzi per raggiungere i valori limite, ma che non è stato possibile conformarvisi a causa di circostanze esterne particolari. Gli Stati membri devono inoltre dimostrare che si conformeranno alle norme entro la nuova scadenza, fissata per giugno 2011, predisponendo un piano per la qualità dell’aria.

Commissione Europea: http://ec.europa.eu/environment/index_it.htm

lunedì 12 aprile 2010

Invito partecipazione alla cena multietnica


Vi giro in allegato la locandina che pubblicizza la cena multietnica che come associazione "Oltre il Mare", la Bilancia , con il patrocinio dell'Assessorato alla Solidarietà del Comune di Este, stiamo organizzando per sabato 17 aprile e sabato 8 maggio.
La partecipazione è gratuita (dando una piccola offerta per l'organizzazione); si può partecipare alla cena in due modi:
-venendo alla cena direttamente alle 19.00 ( magari portando qualche piatto o dolce italiano)
-venendo verso le 16.00 in modo da cucinare insieme ai cittadini stranieri i loro piatti tradizionali.
Comunque, per ovvi motivi organizzativi, chi vuole partecipare alla cena o alla preparazione è pregato di dare la sua adesione telefonando ai numeri riportati nel volantino che vi mando o scrivendo alla mail del volantino, entro mercoledì 14 aprile.
Spero di vedervi.

Anita Pignataro

Foto dalle Giornate FAI di primavera




Vi lascio sul nostro blog, alcune foto di Gianni Sandon sulle giornate FAI di primavera dello scorso 28 marzo. A testimonianza di un'iniziativa di spessore ambientale e culturale. I tre fotogrammi riguardano in ordine: Villa Byron, Il Palazzo del Principe e la Pineta di Este.
Partecipate alle prossime giornate FAI di Maggio!

martedì 30 marzo 2010

Elezioni regionali 2010 - Prospetto Lista IDEA Veneto





Cari elettori
ci troviamo in queste ore a sfogliare i giornali o i siti web, per analizzare i dati che giungono dalle sezioni elettorali.
Ovviamente il risultato, almeno per la nostra regione, non ci soddisfa e ci pone degli interrogativi su cosa non ha funzionato in questa campagna elettorale.
Ma non entro nel merito di "come mai" la candidatura di Bortolussi (31,88% ad Este), non ha ridimensionato la vittoria del neo governatore Zaia (55,36% ad Este), vorrei però riproporvi i dati raccolti dal sito web dei comuni di Este, Baone e Monselice.

La lista IDEA, che abbiamo sostenuto, si dimostra debole con un 2,14% (174 voti) ad Este, 4,62% (74 voti) a Baone e recupera punti invece a Monselice con un 9,72% (874 voti): il risultato dimostra il buon lavoro che Miazzi ha saputo portare avanti in questi anni nella bassa padovana (ma soprattutto a Monselice).
In totale tra Este, Monselice e Baone la Lista IDEA raccoglie molti consensi (1122 voti) ed in quanto a preferenze, per candidato, supera ampiamente i candidati di partiti molto più forti e soprattutto ben finanziati!
La lista ha pagato il fatto di essere nuova e quindi poco conosciuta agli elettori, che nel segreto dell'urna, si sono affidati a simboli molto più affermati e noti.

Spero che questo risultato non scoraggi Francesco Miazzi e la Lista IDEA, ma che sia invece uno stimolo a continuare per difendere l'ambiente, tutelare il patrimonio culturale e stimolare l'integrazione tra i popoli.
Precedono questo Post, alcuni specchietti che riepilogano i dati delle sezioni elettorali estensi.

Per meditare...

Non ci resta che augurare buon lavoro ai neo eletti consiglieri regionali ed al governatore Zaia, augurandoci che il suo pollice verde possa tenere lontano minacce ambientali come siti nucleari od inceneritori.

Alla prossima

mercoledì 24 marzo 2010

Giornate del FAI - Sabato 27 e Domenica 28 Marzo


VERSO IL PARCO LETTERARIO DELLA COLLINA DI ESTE


Assessorato all’Ambiente – Comune di Este - Gruppo di lavoro Parco Letterario


La collina estense collocata alle spalle del castello marchionale della città di Este è un ambito territoriale che costituisce un unicum paesaggistico di gran valore: giardini storici, ville, siti archeologici, percorsi di pregio di antica origine. Sulla connotazione culturale e in special modo letteraria della città, “particolarmente volta all’antico fin dal tempo dei Carraresi”, si innesta la riflessione condotta dal gruppo di lavoro costituito, su sollecitazione dell’Assessore all’Ambiente del Comune di Este, Beatrice Andreose, da diversi interlocutori: Italia Nostra per la sezione di Este, Giornalisti e Amici del Verde per la sezione Veneta, Fondo per l’Ambiente Italiano, Comitato difesa Colli Euganei, Gruppo Giardino Storico di Padova, Legambiente di Este; gruppo peraltro aperto alla collaborazione con ogni altra associazione interessata.

In questo ambito territoriale sono concentrati, in un area di circa un chilometro quadrato, tanti luoghi di memoria storica in cui la ricchezza culturale prende forma.

Ci si addentra nel vivo dei luoghi a partire nel cuore della città dal magnifico portale, chiamato Arco del Falconetto, per la quasi certa attribuzione all’omonimo architetto e all’erudita e mecenate Alvise Cornaro (1464- 1566), da cui si accede al grande parco della storica Villa Cornaro – Benvenuti, sintesi perfetta del luogo dedicato all’otium e alla “santa agricoltura”; per poi proseguire nei luoghi di ispirazione romantica ove si incontra la Villa Cappuccini-Piccioni ex Kunkler, luogo di memoria storia di uno dei più noti sodalizi letterari : Percy Bysshe Shelley (1792 - 1822) e George Gordon Byron (1788- 1824). Per un breve periodo nel secondo decennio dell’Ottocento si svolgerà proprio qui un capitolo importante dell’intricata storia della coppia di poeti e delle rispettive compagne: Mary Wollstonecraft Godwin (17971851), scrittrice, saggista e biografa inglese, più nota come autrice del romanzo Frankenstein (1818) e la sorellastra Claire Clairmont (1798 –1879), madre della piccola Allegra Byron, anch’essa personaggio peculiare, ispiratrice di due romanzi biografici ambientati anche ad Este : Allegra di Iris Origo e Claire Clairmont di Marco Tornar.

I luoghi di ispirazione sono in particolare la villa Cappuccini e il suo ameno giardino dove P. B. Shelley scriverà nel 1818, anno della sua permanenza a Este, il poema Versi scritti fra i Colli Euganei , poi Julian e Maddalo nonché, probabilmente, il 1° atto del Prometeo Liberato.

Questo luogo è stato già sede, grazie alla incisiva partecipazione dei suoi proprietari, di iniziative si interesse letterario e poetico rese possibili grazie alla riqualificazione delle strutture e del bellissimo parco ottocentesco degni di tale valorizzazione.

Il Parco letterario che non possiede confini geografici e limiti amministrativi, coinvolge un altro luogo d’eccezione per la bellezza paesaggistica che lo connota: la villa e il grande parco Albrizzi situato ai piedi della Collina estense, noti per aver ispirato durante una sua permanenza estiva il grande scrittore inglese di romanzi di viaggio Bruce Chatwin (1940-1989). Con l’amico Millington Drake lo scrittore intessé qui legami con altri scrittori e intellettuali facendo di questo luogo un piacevole buen retiro.

Villa Cornaro-Benvenuti e le sue pertinenze rappresenta un luogo strategico e baricentrico ideale, rispetto alle tante valenze paesaggistiche e storico-letterarie, per dare principio alla rivitalizzazione di tutta l’area.

In questa prospettiva il gruppo di lavoro e l’amministrazione comunale ha programmato una serie di iniziative rivolte alla sensibilizzazione su queste tematiche affinché il processo sia prima di tutto partecipato e appropriato al contesto sociale , urbanistico e culturale della città e allo stesso tempo connesso e integrato agli altri luoghi di interesse letterario del comprensorio Euganeo.

A partire dal mese di marzo, per concludersi a giugno, il programma è denso e vario nei contenuti e nelle proposte. La rassegna inizierà sabato 20 Marzo con una Giornata di Studio promossa dal Gruppo Giardino Storico dell’ Università di Padova sul tema “La citta’ di Este come parco letterario” e che vedrà l’intervento di esperti e specialisti del settore, seguiranno poi le Giornate FAI di Primavera, sabato 27 e domenica 28 Marzo, interamente dedicate all’apertura straordinaria di luoghi e monumenti meno conosciuti di Este ed a percorsi naturalistici sui luoghi del futuro parco letterario dalla città .

Continua il programma nel mese di Maggio con due stimolanti iniziative, promosse dall’Associazione Giornalisti e Amici del Verde, rivolte alla conoscenza della storia dei luoghi e alla conoscenza del paesaggio: sabato 15 maggio la presentazione del libro Claire Clairmont (Solfanelli, 2010) nella villa dei Cappuccini, dove visse la protagonista e il poeta romantico Shelley con la scrittrice e compagna Mary, a cui seguirà nel giardino della villa uno spettacolo teatrale serale con ambientazioni ottocentesche dal titolo “Allegra per sempre !” con la partecipazione dell’attrice Saida Puppoli e l’associazione culturale “8cento”. Domenica 16 maggio si terranno due Concorsi, di fotografia e di pittura en plain air, con apertura straordinaria , per i partecipanti, dei più bei giardini privati di Este.

Due infine gli incontri nel mese di giugno: Sabato 5 giugno presso la sala consiliare l’incontro sul tema “Nomi di luogo negli Euganei: linguistica fonte di storia” con la partecipazione di Aldo Prosdocimi e domenica 20 Giugno: “Facciamo il punto”, incontro con il Sindaco di Este e il Presidente dell’Ente Parco Colli Euganei per un bilancio sulle iniziative svolte e uno sguardo al futuro.

Auspicando l’istituzione del Parco letterario della Collina Estense si intendono porre le basi per uno studio appropriato di proposte concrete, in un ottica di sostenibilità economica, affinché rappresenti luogo di riferimento per il pubblico in genere, per il visitatore più esperto interessato alle tematiche culturali e letterarie del contesto atestino, per l’ambiente scolastico stimolando inclinazioni e gusti, attraverso una serie di esperienze dirette e vissute, non limitate ad una mera informazione culturale di tipo tradizionale.


Beatrice Andreose