Mi riferisco all'inaugurazione del Parco "Mario Rigoni Stern", alla presenza del figlio Alberico, dell'amministrazione comunale, degli amici e di tutti i cittadini che hanno condiviso l' omaggio di Este al grande scrittore di Asiago.
Abbiamo scoperto insieme la grande passione del Mario per il ciliegio ed i suoi frutti, di quel "Prunus avium" che cresce sul tetto di paglia grazie ad un tordo sassello, della casa di Tönle Bintarn, costruzione poetica sotto la quale vorrei rifugiarmi e che ci fa scoprire il mondo di Mario, di come intendeva vivere la vita e coglierne i frutti.
Noi abbiamo raccolto il prezioso frutto di un lavoro iniziato circa due anni fa, e che ha portato alla realizzazione di un parco, dove poter sostare o partire, sognare o pensare ad un mondo diverso fatto di pace, di solidarietà, di cultura, di vita dignitosa, di semplicità e di valori morali ai quali i racconti del sergente ci ha educati.
Mi complimento infine con lo scultore Andrea Rimondo, che ha immaginato una scultura "vuota" perché vuoto è l'animo del sergente che nelle tormente di neve nella terra di Russia, cerca di portare a casa sé stesso ed i suo compagni di sventura.
Vuota perché forse anche noi possiamo vederci avvolti da quel mantello, soli ad affrontare le difficoltà, mentre l'unico pensiero che ci fa andare avanti è quello di "tornare a baita".
Giornata stupenda per le persone che abbiamo incontrato ed alle quali abbiamo dato un albero, per un "Arboreto Salvatico" e quindi salvifico per la vita sul pianeta ma soprattutto per i nostri sogni, che ieri sono stati realizzati.
Grazie a tutti
Alberto Manfrin
Un bel servizio quello sul parco, bravo Alberto.
RispondiEliminaanita
Condivido il giudizio di Anita.Abbiamo tutti bisogno di grandi speranze.
RispondiEliminaBeatrice
Ciao Alberto, bravo!
RispondiEliminaeva