mercoledì 2 novembre 2011

FESTA DEI 15 ANNI DEL COMITATO "LASCIATECI RESPIRARE"



SABATO 12 NOVEMBRE 2011 PRESSO L'OSTELLO DI VALLE SAN GIORGIO DI BAONE (PD)

Alle 18 si terrà il dibattito sul tema
"Il ruolo dei Comitati nella Bassa padovana e le nuove sfide in difesa della salute e dell'ambiente"
                                                                                        

 Interveranno

Foto Italcementi di Monselice- Francesco Corso - Sindaco di                             
- On. Margherita Miotto - parlamentare PD
- Francesco Miazzi - tra i fondatori del Comitato
- Silvia Mazzetto - Comitato "E NOI?"
- gli Amministratori locali e i rappresentanti dei Comitati e delle Associazioni

coordina il dibattito OMAR MONESTIER - direttore de "Il Mattino di Padova"


ORE 19.30 APERITIVO

ORE 20.00 CENA *

la Cena sarà autogestita utilizzando le cucine dell'Ostello. Chi vuol dare una mano, portare un piatto o delle verdure, portare un dolce o qualche bottiglia di vino... si faccia vivo!
il Menù sarà comunicato prima possibile dai nostri cuochi
le sale a disposizione sono 2 (40 + 30 posti circa) - potete quindi partecipare con le vostre famiglie.ùù
IL COSTO INDICATIVO E' DI 15 EURO GLI ADULTI - 7 EURO I BAMBINI

DIFFONDETE L'INVITO A TUTTI I VOSTRI/NOSTRI AMICI e a quanti hanno attraversato le iniziative del Comitato.

PER ESSERE SICURI DI TROVARE POSTO... MA SOPRATUTTO PER SAPERE QUANTI SIAMO E IL CIBO DA PREPARARE, VI CHIEDIAMO DI COMUNICARE PRIMA POSSIBILE LA VOSTRA ADESIONE. ai primi 10 che si prenotano un libro sul Parco in omaggio (e non è uno scherzo...), gli altri potranno averlo solo con un contributo.

PER INFO E PRENOTAZIONI

mandate una mail a fmiazzi@gmail.com oppure a info@lasciatecirespirare.it
sms o chiamata a Gabriele 3470349220 - Stefano 3406629731
N.B. pensiamo sia una bellissima occasione per stare un pò in compagnia e... IL RICAVATO ANDRA' ALLE CASSE DEL COMITATO CHE COM'E' NOTO DEVE FRONTEGGIARE DIVERSE SPESE, ANCHE LEGALI - solo l'ultima è di 2000 euro per il ricorso al Consiglio di Stato -



Chi non può partecipare e intende comunque sostenere l'iniziativa, ricordiamo il codice IBAN intestato al
"Comitato Popolare Lasciateci Respirare" IT 50 M 05040 62661 000000617222

P.S. CHI HA FOTO, VIDEO E ALTRI MATERIALI SULLE INIZIATIVE DEL COMITATO E' PREGATO DI COMUNICARLO E/O DI PORTARLE LA SERA DELLA FESTA

domenica 30 ottobre 2011

Cena palestinese ad Este per sostenere il diritto al cibo, al gioco e alla salute dei bambini palestinesi




SOSTENIAMO LA PALESTINA




                     Venerdi 11 novembre  serata di degustazione, musica, incontri e scambi culturali

Questo il menu basato su piatti tipici palestinesi

Zuppa di lenticchie rosse con crostini e SUMMACO
Crema di ceci con tahina
Insalata di cetrioli con yogurt olive e menta
Salsa piccante con noci
Focaccia con Za'tar
Involtini con verdure miste
Involtini con spinaci
Per finire un dolce tipico "HILBEH": fieno greco al miele.

Contributo € 12.00- bambini € 7,00

DALLE 19 PRESSO LA SALA DELL' EX BIBLIOTECA, IN VIALE FIUME 55 ESTE

Tutto il ricavato sarà devoluto ai bambini palestinesi

 Tenetevi liberi e prenotate entro il 7 novembre

lucia, tel. 0429 2608. 3208621083
oppure via mail giocoevia@libero.it

venerdì 28 ottobre 2011

29 Ottobre: giornata di Mobilitazione Nazionale contro il Carbone

                Artisti e big per dire no ai combustibili fossili



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  La giornata di mobilitazione nazionale contro il carbone si svolgerà oggi ad Adria  con un corteo che coinvolgerà il centro cittadino e un concerto conclusivo che vanterà la partecipazione di personalità di spicco del panorama ambientalista nazionale e regionale e artistico locale.
Una manifestazione pacifica e colorata, animata da centinaia di famiglie polesane e venete e da una grande quantità di sigle aderenti: “l’enorme successo riscontrato dall’appello alla mobilitazione lanciato solo un paio di mesi fa, ci fa ben sperare per la partecipazione all’evento – spiegano gli organizzatori. Da quando è partita questa avventura – continuano - i compagni di viaggio si sono moltiplicati ed ora il Coordinamento Contro il Carbone è decisamente numeroso e variegato. Basti pensare che la manifestazione di Adria può vantare circa 90 sigle aderenti e un gran numero di adesioni individuali”.

Colpisce, in particolare, l’ adesione ufficiale della Regione Emilia Romagna, che presenzierà all’evento con una delegazione di consiglieri, schierandosi apertamente contro la conversione a carbone della centrale di Polesine Camerini, valutandone l’impatto negativo sul proprio territorio.

Da segnalare anche l’adesione di Medici per l’Ambiente, che offrirà il proprio contributo al dibattito con un collegamento in diretta dal presidio di Saline Joniche. La Giornata di Mobilitazione Nazionale Contro il Carbone, infatti, oltre alla manifestazione nazionale di Adria, prevede presidi di solidarietà e denuncia nelle varie città sedi delle inquinanti centrali elettriche a carbone (Civitavecchia, Brindisi, Vado Ligure, Gualdo Cattaneo, Saline Ioniche, La Spezia). In ogni città i comitati denunceranno, anche realizzando dei collegamenti con la manifestazione nazionale, l’impatto sul proprio territorio di centrali a carbone: le fumate che oscurano i cieli, l’aumento della patologie respiratorie, tumorali e cardiovascolari, i danni alle economie agricole, ittiche e turistiche, la violazione di decine di norme negli iter autorizzativi, la mancanza totale di controlli.
La Manifestazione Nazionale di Adria prenderà avvio alle 14.00, con il raduno dei partecipanti nel piazzale adiacente la stazione FS e la stazione degli autobus. Alle 15.00 il corteo sfilerà lungo le vie principali della città etrusca fino a raggiungere la piazza antistante il Palazzo di Giustizia. Qui verrà allestito un palco da cui prenderanno la parola rappresentanti nazionali, regionali e nazionali del coordinamento contro il carbone oltre a personalità di spicco quali i Consiglieri Regionali Giuseppe Bertolussi e Pietrangelo Pettenò, l’Europarlamentare Andrea Zanoni, gli Assessori della Regione Emilia Romagna, l’Onorevole Grazia Francescato e, in collegamento streaming dal presidio di Saline Joniche, Beppe Grillo.
Oltre a ciò saranno predisposti collegamenti in diretta dai presidi di Vado Ligure, Civitavecchia (centrale gemella alla nostra), Brindisi, La Spezia e Saline Joniche, ove saranno presenti rappresentanti svizzeri della Rete No Coke.
Ad allietare la giornata contribuiranno il noto comico e sassofonista Andrea Poltronieri e i famosi gruppi musicali veneti Ultima Fase, Hate the Nation e Marmaja.
Particolare attenzione verrà posta dagli organizzatori al tranquillo svolgimento della manifestazione: “l’eterogeneità del comitato promotore e delle sigle aderenti, con gruppi provenienti dalle più diverse estrazioni politiche e sociali, è, di per sé, una garanzia – affermano gli organizzatori. Il nostro “gruppo sicurezza”, formato da oltre quaranta volontari, sta lavorando in stretta collaborazione con le forze dell’ordine che garantiscono il sereno svolgimento dell’evento”.

Elenco promotori:

ADL, A Sud, Aser, Alternativa, AltraMente scuola per tutti, AltroVe, Arci, Cepes, Circolo culturale AmbienteScienze, Cobas Scuola, Comitato No nucleare Legnago e Basso Veronese, Comitato No Coke Basso Ferrarese, Comitato contro il rigassificatore OffShore di Livorno,
Coordinamento Ass.ni ambientaliste colli euganei, Energia Felice, Comitato SI' alle Rinnovabili, NO al nucleare, Coordinamento Veneto contro il carbone, Ecologisti Democratici,
Fare Verde, Federazione Nazionale Pro Natura, Federconsumatori, Forum Ambientalista, Greenpeace, ISDE - Medici per l'Ambiente, Italia Nostra, Kyoto Club, Legambiente, Lega Pesca, Lipu, Movimento difesa del cittadino, Movimento Ecologista, OtherEarth, Rete della Conoscenza (Uds-Link), Rete Comitati Salute Ambiente della Bassa Padovana, Rete comitati Polesine, RIGAS, Slow Food Italia, SOS Rinnovabili, USB, VAS, WWF, Tavola delle Donne sulla violenza e sicurezza Bologna, Ya Basta.

Elenco Adesioni:

Alternativa, AltraMente Scuola per Tutti, AltroVe-Rete dei comitati per un altro Veneto, Arci, Arci Ridada, Assemblea Legislativa Regione Emilia Romagna, Assemblea Permanente contro il rischio chimico, Associazione Difesa Lavoratori, Associazione culturale “Il Fiume”, Associazione Studenti Universitari, ASud, Auser, Beati Costruttori di Pace, Bocciodromo, C.A.T. Coordinamento dei Comitati/Associazioni per la difesa della Riviera del Brenta e del Miranese, Casa delle Culture, Centro Documentazione Polesano, Cepes, Circolo Acli Carbonara, Circolo Culturale, AmbienteScienze, Circolo Legambiente “Delta del Po”, CNNC (Coordinamento Nazionale No Coke), Cobas scuola, Comitati Riuniti per il Riciclo Totale di Treviso e Venezia – Rifiuti Zero, Comitato “Ambiente e Sviluppo”, Comitato “Offshore No Grazie” Livorno-Pisa, Comitato Energia Felice, Comitato No-coke Basso Ferrarese, Comitato Antinucleare di Legnago e Basso Veronese, Comitato “No Nuke” di Chioggia, Comitato SI' alle Rinnovabili NO al nucleare, Coordinamento, Associazioni Ambientaliste Parco dei Colli Euganei (Italia Nostra Padova e Este – Wwf Padova, Este, terme Euganee – Legambiente Padova e Este – La Vesta Battaglia Terme – Comitato difesa Colli Euganei – Lipu Padova – Comitato Lasciateci Respirare Monselice - Comitato la Colombara Bastia - Gruppo Speleologico C.A.I. Padova – Associazione S. Lucia del Rusta Cinto E. -Amici della Bicicletta Padova), Coordinamento Veneto contro il carbone, Coordinamento Veneto movimenti per l'acqua bene comune, Coordinamento Veneto Rifiuti Zero, CSO Arcadia, CSO Bruno, CSO Pedro, CSO Rivolta, Ecologisti Democratici, Fare Verde, Federazione della Sinistra, Federazione nazionale dei Verdi, Federazione regionale di Verdi, Federazione Nazionale Pro Natura, Federconsumatori, FIOM, Focsiv - Volontari nel mondo, Forum Ambientalista, Forum Polesano dei Movimenti per l’Acqua, Greenpeace, Gruppo civico Impegno Comune, Gruppo Libertario Remo Tartari, IdV, ISDE-Medici per l'Ambiente, Italia Nostra, Kyoto Club, Laboratorio Morion, Lega Pesca, Legambiente, Libera, LIPU, Lista civia “Uniti per cambiare”, Movimento 5 Stelle, Movimento Difesa del Cittadino, Movimento Ecologista, No Dal Molin, OtherEarth, Rigas (rete italiana per la giustizia ambientale e sociale), PDNuovoPercorso, Radicali Italiani, Rete Comitati ‘Salute Ambiente’ della Bassa Padovana, Rete Comitati del Polesine, Rete della Conoscenza (Uds-Link), P.R.C. – FdS, S.A.L.E. Docks, Sinistra Ecologia Libertà, Slow Food, SOS Rinnovabili, Tavola delle donne sulla violenza e sulla sicurezza nella città di Bologna “Un’altra Provincia”, Ya Basta, Unione Sindacale Italiana, Verdi Ambiente e Società onlus, WWF, Unione Sindacati di Base.

Diritto all'insolvenza - Togliere potere alle banche e uscire ...dalla crisi





 Debiti illegittimi e diritto all'insolvenza

François Chesnais


«L’annullamento del debito pubblico è una misura di realismo politico. Non ci sarà alcuna “uscita dalla crisi” senza azzeramento del debito e senza aumenti salariali».
  A dirlo è François Chesnais, economista francese e professore associato dell’università di Paris XIII. Contrariamente a ciò che raccomandano economisti, esperti e organizzazioni internazionali, il «default» non è affatto il peggiore dei mali. Anzi. Perché la crisi economica che stiamo attraversando, prima di essere la crisi del debito pubblico, è la crisi del sistema bancario. È la crisi di un modello economico basato sulla finanza, che ha concentrato la ricchezza nelle mani delle banche a svantaggio del lavoro salariato.
  «Diritto all’insolvenza» significa, allora, impedire che in nome della solvibilità del debito pubblico si impongano riforme in senso liberista e ulteriori tagli alle politiche sociali. Significa limitazione dello strapotere della finanza e ripristino di un controllo sociale sull’attività bancaria. Significa ripensare la crisi della zona euro a partire dall’urgenza di nuovi modelli di produzione e di investimento. Il diritto all’insolvenza parte da una domanda semplice: perché dobbiamo pagare per debiti fatti da altri? Ed è ciò che si chiederanno presto anche in Italia i militanti dei movimenti sociali, gli «indignati», i precari, i pensionati, i lavoratori dipendenti, quando cadrà su di loro l’onere del debito. Questo libro è la risposta che stanno cercando.
 François Chesnais è economista, militante e riconosciuto esperto di globalizzazione. È professore associato all’università di Paris XIII. Tra le sue pubblicazioni, in lingua francese: Tobin et cie. Des taxes internationales sur le capital (Tribord, 2006) e La finance mondialisée (La Découverte, 2004).

In libreria ad inizio novembre 2011
pp 168
euro 9,00
François Chesnais Debiti illegittimi e Diritto all'insolvenza -
 Quando le banche sacheggiano le politiche pubbliche Il servizio del debito pubblico, oggi garantito con tassi di interesse sempre più alti, si fonda su un’imposizione che grava principalmente sui redditi da lavoro. Esso rende possibile un trasferimento gigantesco delle ricchezze verso banche e fondi finanziari di investimento, a spes...e dei lavoratori. Ma l’indebitamento dei governi è anche un’arma per accelerare la messa in pratica di misure di privatizzazione e precarizzazione tipiche del capitalismo liberalizzato, finanziarizzato e globalizzato. Un documento dell’Fmi del novembre 2010 lo dice chiaramente: «le pressioni dei mercati potrebbero riuscire lì dove altri approcci hanno fallito». I terribili colpi inferti a lavoratori e a giovani in Grecia e in Portogallo confermano che questo avvertimento va preso sul serio. La lettera rivolta al governo italiano il 5 agosto 2011 dal presidente uscente della Bce Jean-Claude Trichet e dal suo successore Mario Draghi, ex vicepresidente di Goldman Sachs, traduce perfettamente il desiderio di dominio della finanza sugli Stati e i loro cittadini. La «crisi del debito» degli Stati nasconde in modo sempre meno efficace una profonda crisi delle banche. Non avendo tassato patrimoni e capitali e non avendo contrastato l’evasione verso i paradisi fiscali, i governi si ritrovano oggi pesantemente indebitati nei confronti dei fondi di investimento stranieri, ma soprattutto nei confronti delle banche europee. Queste ultime hanno bilanci fragili. Hanno concesso troppo credito rispetto ai depositi e ai fondi propri. Nell’autunno del 2008 sono state salvate. Oggi tornano a chiederlo una seconda volta. Le politiche di rigore di bilancio e di riduzione dei salari richieste da Unione europea, Bce e Fmi fanno affondare l’Europa nella recessione. Sono due i problemi che vanno posti contestualmente: annullamento del debito pubblico e socializzazione delle banche, così da ripristinare un controllo sulla creazione del credito da ripensare in funzione delle priorità sociali e ambientali. C’è chi sostiene la necessità di un diverso scaglionamento dei debiti. In questo libro, è la denuncia dei «debiti illegittimi» a essere condizione di qualunque sostanziale cambiamento economico e sociale. Nessun cambiamento della ripartizione della ricchezza a favore del lavoro può avvenire senza intaccare il servizio del debito, dunque il debito stesso. La tassazione dei profitti e dei redditi più elevati non sarà sufficiente, finché questa variabile fondamentale del potere del capitale non verrà soppressa.
di: DeriveApprodi Editore..

mercoledì 26 ottobre 2011

Martin Teodoro Cherres Colmenares ad Este


Nell'ambito delle iniziative previste e finanziate dalla Legge Regionale sul Commercio Equo Solidale, le botteghe del mondo"LA BILANCIA " di Este e "IL COLIBRI'" di Monselice, in collaborazione con Legambiente, sabato 29 ottobre alle 17 nella sala dell'ex Biblioteca comunale in Viale Fiume.
                                                             organizzano un

            INCONTRO CON IL PRESIDENTE DEI PRODUTTORI DI BANANE BIOLOGICHE

                                        Martin Teodoro Cherres Colmenares

   L'iniziativa oltre che essere un'occasione per capire il senso del C.E.S è importante anche per conoscere la differenza tra la produzione di banane convenzionali e quelle biologiche.
 


lunedì 24 ottobre 2011

Fra...mmenti d'Italia: secondo appuntamento

Siete tutti invitati alla proiezione mercoledi alle 21 , nella sede del centro di cultura " La Medusa", della pellicola "Buongiorno notte" del regista Marco Bellocchio.Un incontro tra amici per riflettere e chiaccherare assieme  



venerdì 21 ottobre 2011

Giovanna.Papessa

                              CENTRO DI PRODUZIONE TEATRALE VIA ROSSE
                                                               presenta
                                               domenica, 23 ottobre ore 17.00



      GIOVANNA.PAPESSA.
        di e con Sabine Uitz
                                                          

sabine uitzLo spettacolo si ispira alla leggenda della Papessa Giovanna che viene ampiamente diffusa a partire dal XIII secolo ed esiste ancora oggi. Attorno all'anno 855 una donna, riuscendo a nascondere il suo vero sesso, viene eletta Papa, ma il suo pontificato si interrompe improvvisamente quando, durante una processione, è colta dalla doglie nel dar luce una figlia; si scopre così la sua vera identità…
"Che cosa può fare un Papa incinta? Niente perché non può esistere."

GIOVANNA.PAPESSA. è stato presentato in numerosi festival e rassegne in Italia, Germania, Brasile, Argentina e Repubblica Serbia. Nel 2011 ha vinto il premio “Miglior spettacolo” nel festival di Secanj (Repubblica Serba) e “Miglior Attrice” nel festival DADRAS (Subotica/Repubblica Serba).


“Ne è uscito un racconto intenso, costruito per quadri all’interno dei quali Sabine Uitz si è mossa con energia, determinazione e indubbie capacità espressive che hanno creato emozione fra i presenti coinvolti come mai dall’attrice e dalla storia.” P. Aguzzoni – IL GAZZETTINO
"Lo spettacolo si ammanta di ironia; ...offre quel divertimento che rende piacevole l'ascolto e induce più volentieri a riflettere sulla forza di una donna che riesce a farsi beffe dell'ultimo baluardo, la chiesa appunto, all'esclusiva maschile." M. Monta – BRESCIA SET

“Nel raccontare l’insolita vicenda che nel corso del tempo ha in pratica alimentato una quasi letteratura, Sabine Uitz si è divertita ad usare l’arma dell’ironia. Che poi in sede interpretativa le ha permesso d’indovinare una seria d’inflessioni curiose, stravaganti, in grado di fare presa nell' animo del pubblico.” G.A. Cibotto – IL GAZZETTINO


Per prenotare: telefonando o mandando una SMS al numero 3772250278
contributo: 10 euro/7 euro (studenti).

L’inidirizzo del Centro è : Via Rosse 1511, 35040 Vighizzolo d'Este (PD)
Si arriva dalla provinciale Monselice-Este-Montagnana, all’altezza di Este (Ponte delle Torre) si trovano indicazioni per Carceri – Vighizzolo. Una volta arrivati a Vighizzolo, davanti alla chiesa si gira per via Rosse, dopo 2 km, si arriva al numero 1511.
Centro di Produzione Teatrale VIA ROSSE
Via Rosse 1511
Vighizzolo d'Este (PD)
Italia
Tel. 0039 3772250278
http://www.viarosse.com/ FACEBOOK: Via Rosse
teatroviarosse@email.it viarosse@libero.it



giovedì 20 ottobre 2011

NO AL CARBONE


Il parlamentare europeo Andrea Zanoni interroga la Commissione Europea sulla centrale di Porto Tolle




LA LISTA CIVICA ARCOBALENO -SEL INVITA TUTTI, ASSOCIAZIONI MA ANCHE SEMPLICI CITTADINI DI ESTE, AD ADERIRE ALLA MANIFESTAZIONE NAZIONALE, INDETTA PER SABATO 29 OTTOBRE AD ADRIA, CONTRO LA RICONVERSIONE A CARBONE DELLA CENTRALE 

martedì 18 ottobre 2011

Legambiente: Venezia al primo posto tra le grandi città italiane


Complimenti all'assessore all'ambiente, amico e compagno, di Venezia Gianfranco Bettin che dimostra come esista un diverso modo di governo delle città

 Rapporto 2011 “ECOSISTEMA URBANO” di Legambiente – Il Sole 24 Ore


Foto: Canal Grande a VeneziaFoto: La stazione ferroviaria di VeneziaFoto: Chiesa di San GeremiaFoto: Mercato a Cannaregio a Venezia
  Le ragioni del primato: verde urbano, contrasto allo smog, rifiuti, piste ciclabili e trasporto pubblico


  L’edizione 2011 – la diciottesima – di “Ecosistema urbano – La qualità ambientale nei 104 capoluoghi di provincia italiani”, l’annuale ricerca sulla vivibilità delle città italiane realizzata da Legambiente con l’Istituto di Ricerche Ambientali e la collaborazione del Il Sole 24 Ore, vede quest’anno Venezia salire al primo posto tra le grandi città (quelle con oltre 200 mila abitanti).
"E’ un risultato che, naturalmente, ci rallegra ma che soprattutto ci motiva a rafforzare ancor più il nostro impegno: sono ancora molti i problemi aperti, specialmente in un’area urbana come la nostra che ha subito gli esiti pesantissimi di una sregolata crescita urbana, l’impatto di uno sviluppo industriale che poco conto ha tenuto della salute umana e dell’ambiente e quello di una modernità che, soprattutto nella città storica e in laguna, ha spesso stravolto antichi, preziosi equilibri. Un’area dall’enorme estensione (412 kmq, quindicesimo comune italiano, su oltre 8 mila, per estensione), anche morfologicamente complessa, quindi più difficile da gestire. Ma questo risultato, oggi, ci da forza e rende credibile lavorare per raggiungere traguardi di sostenibilità ancora migliori.-dichiara Bettin- Il primo posto di oggi è l’esito di un lavoro di squadra, che viene da un ciclo lungo di governo locale virtuoso, anche se ovviamente non senza contraddizioni ed errori, che nel tempo ha prodotto questa svolta significativa. Resta molto da fare. Alcune ulteriori scelte sono già state compiute, anche se non hanno ancora potuto essere conteggiate nella edizione attuale di “Ecosistema urbana”, come il nuovo piano rifiuti (con più differenziata e riduzione a monte dei rifiuti prodotti) o il nuovo piano per le piste ciclabili. Ma le nostre “performance” in questi stessi campi oltre che nel contrasto all’inquinamento atmosferico e lo sviluppo costante del patrimonio verde disponibile e del trasporto pubblico rendono oggi possibile il nostro primato. Sarà uno stimolo a fare ancora di più, ad affrontare sempre meglio i problemi che restano".


Foto: Chiesa di Santa FoscaFoto: Canale di CannaregioFoto: Negozio di maschere a CannaregioFoto: Canale di Cannaregio a Venezia








domenica 16 ottobre 2011

Cronaca di un corteo con disordini




 I manifestanti cercano di allontanare gli anarchici
 uniti controla crisi uniti per l'alternativa


  Una manifestazione imponente, mai visti cosi tanti compagni, giovani, anziani, donne, bambini in corteo. Piazza Repubblica non riesce a contenerli. Ci sono tutti, da tutta Italia. Dai No Tav ai No Da Molin, dalla Fiom di Mestre ad Uniti contro la Crisi, dai Draghi ribelli ai ragazzi del Teatro Valle. Operai, precari, docenti, studenti, ricercatori, casalinghe. Arrivano dalle isole ma anche da Trieste e Novara.Ci avviamo verso lo spezzone dei veneti che scorrono dietro lo striscione "UNiti contro la crisi". I manifestanti sono cosi tanti, ogni fila è composta da almeno quaranta persone, che fatico a trovarli. Camminiamo lungo il corteo per almeno mezz'ora prima di arrivare a loro e il corteo deve ancora partire. Siamo affascinati, euforici. Gli slogan sono molti. Contro Berlusconi e contro le banche. Gli striscioni sono variopinti e diversi. Le bandiere rosse sventolano al cielo cosi come quelle dell'arcobaleno.
   Quando arrivo vicino ai compagni ne riconosco uno e scorgo in lontananza un fumo nero insistente e minaccioso. Mi spiegano che ci sono 400 anarchici che stanno mettendo a ferro e fuoco Roma. Lo spirito della cronista prevale sulla paura, voglio vedere. Mi stacco dal nostro spezzone e vado a vedere più avanti. Anarchici e blac block, saranno quattrocento, sono dentro il corteo.Tutti col casco corrono compatti. Il più anziano avrà 18 anni. Ad un certo punto in una ventina escono e girano verso la via dove mi trovo io. Tutti i presenti iniziano a scappare, il fuggi fuggi è generale. Loro si mettono il passamontagna e iniziano a sfasciare le vetrine di una banca. A quel punto scappo anche io e ne incrocio cinque che corrono vicino a me. Quando si levano maschere e fazzoletti urlo loro di allontanarsi dalla manifestazione. Sono incazzata. Non mi rispondono e se ne vanno di fretta svoltando verso piazza san Giovanni dove dovrebbe esserci la fine della manifestazione. Capisco che devo allontanarmi. Il rischio è di prendersele. Per la strada trovo ragazzi che spostano cassonetti in mezzo alla strada e sfasciano tutto ciò che trovano. Dovevo trovarmi con un compgano del Manifesto che è ancora all'inizio del corteo. Non ci riusciremo perchè ad un certo punto le sirene della polizia e delle autombulanze sono l'unico sfondo, assieme ai lacrimogeni ed al fumo degli incendi, del corteo. In molti sono costretti ad allontanarsi. I compagni veneti mi inviano sms e mi dicono che hanno fatto un servizio d'ordine per impedire agli anarchici di infiltrarsi dentro le fila del loro spezzone. Alcuni di loro hanno anche tentato di fermarli.Niente da fare. Sono troppi ed agiscono a piccoli gruppi.
La rabbia dei manifestanti è tanta.Si possono solo difendere. Dai cretini/ provocatori che credono di assaltare il cielo bruciando le auto di qualche poveraccio che le sta ancora pagando col mutuo e dalla polizia che assalta il corteo senza alcuna differenza tra passanti, indignati e anarchici. Le notizie che si rincorrono poi sono quelle provenienti dal Pronto Soccorso del San Camillo dove la polizia fa irruzione nella sala visite con minaccia di denunciare anche i medici della prima linea e i dirigenti dell’ospedale se non consentiranno loro di prendere le generalità dei feriti. Protesta dei medici. Tra i manifestanti arrivati in ambulanza al San Camillo uno, col naso fratturato - probabilmente da una manganellata - rischia di perdere un occhio. Minacciata anche la direttrice sanitaria Daniela Orazi.
  Alla fine siamo tutti salvi. L'appuntamento è per le 19 all'autobus che raggiungiamo in metropolitana. Quando ci troviamo facciamo una analisi politica della situazione. Perchè non fermarli prima? Per un semplice motivo.Perchè si tratta di frange incontrollabili che non si rapportano con nessuno.
  Nonostante loro comunque la manifestazione ha segnato un punto di non ritorno.Il superamento della crisi a colpi di riconversione ecologica dell'economia per una salario sociale minimo garantito a tutti. Queste ieri come oggi le nostre parole d'ordine. A Roma eravamo centinaia di migliaia per ribadirlo. 

Beatrice Andreose