martedì 15 novembre 2011

I cementifici inquinano quattro volte tanto gli inceneritori

Il Paesaggio euganeo - Il Ricordo dei Luoghi
Pubblichiamo una lettera del signor Leandro Belluco sulle cementerie ed il testo della interrogazione che, sullo stesso argomento, il parlamentare IDV Andrea Zanoni ha fatto alla Direttrice dell'Autorità Europea per la sicurezza alimentare 



La questione del grave inquinamento provocato dai cementifici è finalmente sbarcata in Europa.



L' incredibile normativa che consente per l'appunto ai cementifici di disporre di limiti di emissione per Ossidi di Azoto, Anidride Solforosa e Polveri Sottili assai meno restrittivi rispetto a quelli degli inceneritori sarà oggetto di attenzione a Bruxelles.
E l'Europa, a nome di Geslain-Lanéelle, Direttrice esecutiva dell'Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare (EFSA) ringrazia il parlamentare europeo Andrea Zanoni di aver messo in luce il problema. ". “Non sottovalutiamo i cementifici che emettono anche più inquinanti degli inceneritori, come a Pederobbia (Treviso) e Este e Monselice (Padova)”.
Sono anni che i comitati di Monselice "Lasciateci respirare" (precisamente dal 2005) ed "E Noi?" (dal 2010) avevano illustrato questa inaccettabile situazione.
Finalmente, dopo le interrogazioni senza risposta fatte al parlamento Italiano, la grave discrepanza viene considerata con attenzione in Europa.
Si ricorda che è stato proprio per aver evidenzaito pubblicamente questa situazione incomprensibile ed essersi chiesti a chi giovi questa discutibile normativa che Italcementi SpA ha citato per danni di immagine i due comitati della bassa padovana.
Un colosso dal fatturato di ca. 5 miliardi di euro/year che ogni anno spende per pratiche legali oltre 20 milioni di euro ha cercato di zittire i due comitati con l'unica arma che gli rimaneva: quella di impegnarli in azioni legali fuori della loro portata chiedendo danni per 160.000 euro, che significano una causa legale da oltre 200.000 euro.
Poco importa se tra molti anni Italcementi dovesse perdere la causa.
La somma e le risorse investite sono insignificanti per la potentissima multinazionale . Fondamentale era impegnare immediatamente, oltre le loro possibilità economiche, i due comitati e dare un segnale forse inequivocabile che chiunque avesse osato contrapporsi su una normativa così importante per i loro interessi avrebbe potuto essere trattato allo stesso modo.
I comitati hanno già asciugato completamente, a causa delle spese legali in difesa, le scarse risorse economiche di cui disponevano.
Per questo motivo si esortano tutti coloro che hanno a cuore la possibilità che i comitati possano continuare a difendere la gente nelle forme previste dalla legge e ritengano il comportamento messo in atto da Italcementi intollerabile di inviare un loro contributo economico ai due comitati tramite un bonifico bancario


IBAN: IT50M0504062661000000617222


o altra forma ritenuta più consona.


Infine si desidera ricordare che i soldi investiti nella difesa dei nostri diritti, del nostro territorio e della nostra salute sono quelli che garantiscono il più alto rendimento e per questo si chiede di inoltrare anche ad amici e conoscenti la presente informativa.


Cordiali saluti

Comunicato stampa 8 Novembre 2011

EFSA monitori effetti inceneritori e cementifici su colture e allevamenti
Andrea Zanoni (IdV) chiede alla Direttrice dell'Autorità europea per la sicurezza alimentare uno studio sugli effetti dell'incenerimento di rifiuti su culture e allevamenti limitrofi. “Non sottovalutiamo i cementifici che emettono anche più inquinanti degli inceneritori, come a Pederobbia (Treviso) e Este e Monselice (Padova)”.

“L'Autorità europea per la sicurezza alimentare promuova uno studio sugli effetti delle particelle emesse da inceneritori e cementifici sulle colture dei campi agricoli vicini a queste strutture”, lo ha chiesto Andrea Zanoni, Europarlamento IdV, a Catherine Geslain-Lanéelle, Direttrice esecutiva
dell'Autorità europea per la sicurezza alimentare di Parma (EFSA), ieri sera in commissione Ambiente al Parlamento europeo a Bruxelles.
“In Italia inceneritori e cementifici continuano a bruciare rifiuti a due passi da campi agricoli dove vengono coltivati i prodotti che poi finiscono sulle nostre tavole – ha detto Zanoni – come valuta l'Efsa l'incidenza delle particelle emesse da queste combustioni negli anni sulle coltivazioni agricole e sugli animali da allevamento?”.
“Molti non lo sanno, ma i cementifici, che di rifiuti ne bruciano eccome, hanno paradossalmente soglie di emissioni più alte da rispettare”. Zanoni ha fatto l'esempio del cementificio di Pederobba (Treviso), terra dei vigneti del prosecco, dove nel territorio limitrofo sono stati rilevati valori di benzopirene doppi rispetto a quelli consentiti dalla legge. E poi i cementifici di Este e Monselice (Padova) funzionante dal 1950 dentro un parco regionale, zona SIC e ZPS, con relative emissioni di anidride solforosa, ossidi di azoto e polveri sottili, rispettivamente 4, 8 e 3 volte il limite massimo consentito previsto per gli inceneritori. Infine, il cementificio di Fanna (Pordenone), dove in una zona vicina a Maniago è stata rinvenuta diossina in un pollo con valori superiori a 10 volte i limiti consigliati dalle direttive europee.“Senza dimenticare gli inceneritori, come quello vecchio di Brescia – ha proseguito l'Eurodeputato – dove sono state rinvenute tracce di diossina e policlorobifenile (Pcb) nel latte di ben 18 stalle di allevamenti vicini”. E poi le nuove strutture in costruzione. “A Russi (Ravenna) è in progetto un inceneritore che ha scatenato le proteste degli agricoltori della zona che si aggiungerà al paradosso dell'inceneritore in costruzione proprio a Parma, sede dell'EFSA stessa, a fianco dello stabilimento della Barilla”.
“Purtroppo ci sono grosse difficoltà ad ottenere dati precisi ed effettuare analisi visti gli interessi delle lobby dei cementifici in gioco – ha riferito Zanoni alla Direttrice EFSA – perché spesso i Comuni non vogliono impegnarsi contro gli effetti degli inceneritori che vengono costruiti”.

Geslain-Lanéelle ha ringraziato Zanoni per aver portato alla sua attenzione i casi di cui sopra. “E' importante difendere la salute dei cittadini, per questo l'agenzia monitora costantemente i prodotti alimentari del Paesi membri”. La direttrice EFSA si è dimostrata disponibile a raccogliere ed eventualmente a valutare le segnalazioni fatte dall'Eurodeputato che promette di “interessare le autorità europee ogni volta che quelle italiane falliscono nel proteggere la nostra salute”.


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Twitter Andrea_Zanoni



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