Lo è stata aldilà del puntuale e stucchevole balletto di cifre sul numero dei partecipanti.
E’ stato un successo nelle parole dei commercianti adriesi pentiti di aver ascoltato i consigli di qualche mestatore che inoculava terrore e si sono persi, in parte, il guadagno del sabato mentre gli esercizi commerciali aperti facevano guadagni inusitati e i bar e i ristoranti che non hanno dato ascolto alle “fonti ben informate” che parlavano di calata dei lanzichenecchi esaurivano le scorte in magazzino.
Lo è stato nelle parole del sindaco di Adria Massimo Barnujani che ammette che la città che amministra non ha mai visto tanta partecipazione ad un evento simile.
Lo è stato nell’incontro di quella moltitudine che, a spese proprie e non a rimborso a piè di lista di una multinazionale, ha deciso di esserci.
Quando abbiamo pensato alla necessità di significare la contrarietà in ogni sito nazionale dove esiste la minaccia del carbone, ieri si è manifestato in nove località oltre ad Adria , sapevamo di sguarnire la manifestazione principale, ma è stato giusto così, è stato doveroso dare voce alla protesta laddove il danno è subito o si vuol portare.
Non è che l’inizio.
COORDINAMENTO VENETO CONTRO IL CARBONE
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